Se conoscete un pochino il mio blog, allora saprete anche che non sono più una ragazzina; credo di aver ripetuto un po’ più di una volta che vado per i 40 (ma non ancora! come diceva Russell Crowe ne Il Gladiatore) e che ho assistito a cambiamenti quasi epocali, tipo:
- la nascita del cellulare e in seguito dello smart-phone
- il prepotente avvento di Internet
- il passaggio da Omnitel a Vodafone (ok, ok, questo non è stato proprio un cambiamento epocale ma non avete idea di quanto ci abbia messo a chiamarlo Vodafone)
- il ritorno della vita alta (la mia pancetta ringrazia)
and last but not least
- il rallentamento del metabolismo = stronzate. Il vero problema è che mangio troppi dolci
Parliamone.
Premessa: non sono mai stata magrissima e non ho mai goduto dell’immenso privilegio di poter affermare con nonchalance che io mangio quello che mi pare tanto brucio. L’unica cosa che avrei potuto bruciare sarebbe stato semmai il barattolo di Nutella, insieme alle patatine fritte e alle merendine. Difatti le mie lotte con la bilancia sono state a tratti feroci, tanto da portarmi a sperimentare ogni tipo di dieta dimagrante, a partire da quelle redatte da dietologi professionisti fino ad arrivare ai regimi ipo-calorici ritrovati nelle riviste femminili.
Ma soprattutto spesso e volentieri, alla strenua ricerca di un infallibile metodo che mi permettesse di perdere 5 chili in una settimana senza avvertire i morsi della fame (mi piace sognare in grande), ho provato un po’ di tutto, con delle conseguenze diciamo poco simpatiche. Conseguenze che condividerò con voi, nella speranza di salvarvi da eventuali disastri psico-fisici debilitanti piuttosto e anzichenò.
La dieta dello yogurt
Questa dieta risale a qualche anno fa, e modestamente è tutta farina del mio sacco. Improvvisamente un giorno mi sono svegliata e ho deciso che lo yogurt sarebbe stato il principe della mia alimentazione. Così, dal nulla.
Va beh.
Da qualche parte avevo letto che gli yogurt alla frutta e quelli magri sono in realtà strapieni di zucchero, quindi la mia scorta latticinosa si era limitata a quintalate di yogurt naturali interi. Per cui la mattina, a colazione, mi preparavo questa scodellona da battaglia con la generosa aggiunta di frutta secca, semini vari e frutta fresca. E miele. Cioè, una specie di bomba calorica, anche perché non mettevo tre noci e due mandorle. Ne mettevo tipo venti (tanto la frutta secca apporta grassi buoni, no?), più cascate di semi e alberi interi di frutta. Questa operazione la ripetevo a volte a pranzo e molto spesso a cena.
Ebbene, dopo una settimana di yogurt avevo un piccolo problema col bagno. Nel senso che praticamente mi ero trasferita lì dentro, e il W.C era diventato il mio migliore amico.
Fine della yogurt-dieta. Troppi soldi spesi in carta-igienica.
La dieta dei 21 giorni
Un giorno entro in libreria a curiosare e cosa vedo? Uno scaffale pieno zeppo di manuali dai titoli illuminanti, come
- Perdere peso mangiando tutto quello che vuoi
- Dimagrire con la forza del pensiero
- Dimagrire con la Nutella
Come ipnotizzata, vado alla cassa e acquisto un manuale in cui è illustrata una dieta di 21 giorni, che ti permette di perdere fino a 5 chili. Ma la cosa che mi convince è che sul retro del libro c’è scritto che la dieta è stata testata da Beyoncé e rispettivo marito, e io adoro Beyoncè quindi amen.
Come potete constatare, il mio shopping è sempre molto oculato e tutto ciò che compro è preceduto da un fine ragionamento sofistico.
Comincio la dieta, che è pure vegana ma va beh, tanto la carne non mi ha mai fatta impazzire. Il giorno stesso comunico le mie intenzioni dietetiche ad una collega al lavoro, la quale commenta sarcastica:
“Ma le diete vegane fanno ingrassare! Troppi carboidrati!”
Il dubbio inizia a serpeggiare negli anfratti del mio cervello approssimativo. Già un po’ meno entusiasta, faccio la spesa per il mio primo giorno da vegana. Pane integrale, burro d’arachidi, latte di soia, frutta secca, lattuga, avocado e legumi in quantità industriale. A pranzo dovevo mangiare “tacos” (=involtini) di lattuga con mousse di frutta secca e avocado. Detto così sembra una passeggiata, una ricettina facile-facile. Dopo dieci minuti la mia cucina sembrava un campo di battaglia, e avevo piatti da lavare fino a Natale. Per me che odio cucinare e svolgere qualsiasi tipo di faccenda domestica: il top.
Un’ora dopo questo lauto pasto volevo andare a comprarmi un allevamento di maiali e arrostirli in un sol colpo.
Questo, accompagnato al commento sovra-citato della mia collega, mi ha persuasa a desistere.
Fine della dieta-21-giorni-un-giorno-solo-è-bastato-e-avanzato.
Beyoncé, perdonami.
La dieta elimina-dolci
Tra tutte quelle che ho provato, questa è senz’altro la meno adatta a me, che per i dolci vado matta. E come dice sempre una mia amica, più ti neghi qualcosa più la desideri, è matematica.
Comunque.
In quel periodo un mio amico aveva intrapreso una dieta nemmeno troppo strana, che prevedeva una buona colazione a base di frutta, pane e prosciutto, un pranzo principalmente a base di carboidrati e una cena il più possibile proteica. I dolci non erano assolutamente contemplati, e ogniqualvolta si avesse avvertito la voglia di, che so, cioccolato, sarebbe stato sufficiente mangiare frutta.
Semplicissimo. Com’è che non ci avevo ancora pensato?
Frutta al posto della Nutella!
Dopo questa incredibile rivelazione, avevo fatto scorta di frutta di ogni genere e dichiarato guerra ai dolci. Il mio amico mi aveva rassicurata con la seguente frase:
“Dopo una settimana ti abitui.”
Va beh.
Questo ennesimo esperimento è durato tre giorni. Anche troppo, in effetti.
Il primo giorno tutto ok. Il secondo giorno la frutta mi stava un po’ sul cazzo. Il terzo giorno ho visto una banana e volevo darle fuoco.
Fine della dieta-perché-mangiare-dolci-se-puoi-mangiare-la-frutta. Anche no.
Questo succedeva più o meno l’anno scorso.
E adesso?
E adesso ho imparato qualche nozione base, che condivido con voi, non sia mai che stiate progettando di sperimentare qualche dieta spericolata:
- mai intraprendere una dieta dimagrante che escluda del tutto qualcosa, soprattutto se quel qualcosa ci piace moltissimo
- non dare retta ai giornali, alle pubblicità, ai commenti dei conoscenti/amici/colleghi, ai titoli altisonanti dei manuali e non frequentare le tizie che dicono di avere il metabolismo veloce
- quando entrate in una farmacia e sentite quella fastidiosa vocina che chiede se volete per caso sapere qual è il vostro peso ideale passate dritte, NON-FERMATEVI-PER-NESSUN-MOTIVO, anche perché in ogni caso avrete due chili di vestiti addosso, un chilo di scarpe, la colazione, il pranzo, 5 bicchieri d’acqua e non avrete ancora nemmeno fatto la cacca.
Per tutto il resto c’è Mastercard!
E magari anche un po’ di palestra.
E voi, quali sono le diete più strambe che avete provato? Raccontatemelo nei commenti!! Ciaooooooo!
Diete del minestrone uno schifo e nessun risultato 😢😢😢
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Mai provata..tutto quel minestrone mi metteva ansia
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Ho sentito/letto da qualche parte che mentre mangi devi essere presente, la storia del qui e ora… per evitare di ingozzarti. A tale proposito, per favorire la concentrazione, suggerivano di mangiare utilizzando la mano sinistra se sei destrorsa, la destra se sei mancina. L’altra mano insomma.
Sono diventata molto brava a mangiare con l’altra mano 🙂
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Da domani allora vado di sinistra! Niente mi spaventa più dopo la dieta dello yogurt!
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Ahahahah!
Male che vada imparerai a utilizzare la sinistra… dato che ce l’abbiamo sta mano troviamogli uno scopo 😉
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Palestra? Jamais, la palestra è il nemico!
Datemi un divano, un crime targato BBC e i biscotti digestive ricoperti di cioccolato fondente… poi, tanto noir addosso, filo di trucco, filo di tacco, e chili di attitude…
Di tanto in tanto, botte di digiuno come non ci fosse un domani (rischiando, infatti, che davvero non ci sia un domani). Bonjour.
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Non posso che essere d’ accordo. E se non ci sarà un domani, almeno morirò felice. E sazia.
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Fai così.
Fai una plumcheic tipo sacher, però, bianca.
La bagni con sciroppo all’amarena o alla ciglieggia.
Tra uno strato e l’altro, crema zabbaione con dentro gocce di cioccolata fondente, o meglio, di massa di cacao.
Copri sopra e di lato con panna montata mischiata con un po’ di cacao in polvere, o meglio fave di cacao tostatee tritate con tutto il grué.
Copri sopra e di lato con frutta candita mista cubbettata mischiata a nocciole tostate (intere o spezzettate o a granella).
E poi, una volta fatto questo, te la mangi tutta in una volta senza pause.
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