Come accalappiare gli uomini al supermercato e non essere più single

Non sono una fanatica delle riviste femminili, ma ogni tanto mi piace sfogliarle, sia per farmi venire il malumore guardando foto di attrici strafighe e ricchissime che dichiarano di avere il metabolismo veloce (“Mangio come una camionista! Che posso farci?”…………………………………………va beh, no comment), sia per trovare qualche spunto per il blog.

Ieri mattina quindi leggiucchiavo Cosmopolitan, e ho scoperto una cosina interessante per le ragazze single, o almeno per quelle interessate a incontrare un uomo con cui fidanzarsi/frequentarsi/conoscersi biblicamente. Quindi donne, mollate i Social e le ex fiamme che ritornano all’improvviso (le celebri minestre riscaldate) e andate al supermercato.

Già, perché pare che il supermercato sia il luogo ideale per conoscere degli uomini e in particolare per capirli al volo: basta guardare dentro il loro carrello e immediatamente vi farete un’idea del manzo sul quale state per allungare le vostre forchette.

Pertanto d’ora in poi sarà meglio darsi una sistemata prima di andare a comprare la cipolla e l’ammorbidente; meglio evitare la tutina da casa a pois e la molletta arancione in testa per tenere su i capelli…non dico di indossare il tacco dodici e le calze a rete però una via di mezzo tra il mood “pigiama/armatura-in-pile” e quello “femme-fatale-anche-se-in-versione-povery”potrà funzionare alla grande.

Ora passiamo a quello di cui più ci preme parlare, ovvero su quali tipi di uomo ci si può imbattere tra un detersivo e l’altro.

L’intollerante salutista=il rompicoglioni fissato con le diete e l’alimentazione sana

Occhieggiate un carrello stracarico di seitan, prodotti bio, riso integrale, legumi rigorosamente secchi e marmellata con solo zuccheri della frutta? Le possibilità sono tre: o il ragazzo in questione soffre di qualche allergia, o è a dieta oppure è un grandissimo cagacazzo fissato con il chilometro zero. Secondo quanto dice Cosmopolitan potrebbe anche aver sofferto di “disturbi digestivi invalidanti” di cui peraltro “non vedrà l’ora di parlarci in occasione della prima conversazione intima”.

Davvero allettante.

Secondo quanto dico io, se il giovanotto è allergico gli si può dare una chance, se è a dieta pure, ma nel caso ci si trovi davanti al gran cagacazzo di cui sopra io personalmente direi di lasciar perdere e non tentare la astutissima mossa di abbordaggio suggerita dal giornale: chiedergli un parere sull’hamburger vegan che ha acquistato e improvvisamente starnutire, di modo che possa subito propinarvi qualche intruglio fai-da-te con quintali di zenzero per bloccare i primi sintomi influenzali.

Alla larga!

Il single di ritorno=il mammone che non sa neanche come si mette a bollire l’acqua per la pasta

Se state puntando un carrello pieno di roba surgelata, patatine, tonno in scatola, insalate pronte e spinacine, ebbene, o siete incappate nella sottoscritta oppure vi trovate davanti a quello che la rivista soprannomina “single di ritorno”. Il ragazzo infatti è appena andato a vivere da solo o peggio, è stato di recente scaricato dalla fidanzata/moglie e ora si sente perduto. Soprattutto davanti ai fornelli.

E aggiungo io, si sente perduto perché:

  1. Non sa cucinare
  2. Probabilmente è un mammone abituato a non fare un cazzo in casa e a mangiare dai genitori ogni volta che la compagna non c’è.

Nel caso della seconda che ho detto, se vi piace sfaccendare tra le mura domestiche, sfornare prelibatezze e spolverare mentre il vostro lui è stravaccato sul divano, potete abbordarlo accostando il vostro carrello (zeppo di tutto il necessario per la preparazione delle lasagne) al suo e chiedendogli con finta aria smarrita se può prendervi il barattolo di pelati dallo scaffale in alto. Lo farete sentire molto macho, quasi come quando beve la birra dalla bottiglia.

Se invece siete come me, odiate le faccende domestiche, non sapete cucinare e comunque non ne avreste voglia, alla larga! E il barattolo di pelati fatevelo prendere dal signore alto e compassato che sta scegliendo i pannolini.

L’amministratore delegato=l’uomo in carriera che quando va in palestra si fa i selfie

Un carrello colmo di pollo, tacchino, riso, salmone, pane e pasta integrali e roba contenente Omega 3? Il possessore del carrello sembra appena uscito da Wall Street, parla al cellulare con qualcuno da almeno mezz’ora e se gli passasse davanti Angelina Jolie completamente nuda non distoglierebbe lo sguardo dall’etichetta della bresaola?

Ragazze, vi presento l’amministratore delegato, che amministra non-si-sa-cosa ma che lo fa prendendosi mooolto sul serio. Quando non amministra va in palestra, dove non manca di immortalare il suo addominale scolpito e corredato di tatuaggio tamarro per poi postare il tutto su Instagram con gli hashtag #workout/#motivation/#daichecelafai.

Siete super-impegnate, sportive e in casa usate la cyclette per allenarvi e non per appenderci le borsette? Allora buttatevi!

Ecco la strategia consigliata dal giornale per accalappiare il ragazzo: non chiedetegli in maniera provocante di aiutarvi a scegliere tra il bagnoschiuma all’olio di jojoba o quello con la bava di lumaca. Piuttosto sfidatelo, passandogli davanti mentre siete in fila alla cassa. Due le possibilità:

  1. Lui vi fa notare cortesemente che dovete tornare al vostro posto
  2. Lui vi fa notare NON cortesemente che dovete tornare al vostro posto
  3. Lui viene colpito dal vostro “coraggio” e spirito di iniziativa e si innamorerà follemente

In ogni caso, dice la rivista, VERRETE NOTATE.

Lo credo bene, che verrete notate. Così come io noto qualsiasi stronzo/stronza di qualsiasi aspetto/età che mi supera alla cassa, eppure non mi sono mai innamorata di nessuno in quei frangenti. Beh, è anche vero che non sono un’amministratrice delegata, non amministro un cazzo. E non vado nemmeno in palestra. E degli Omega 3 mi frega quanto mi può fregare delle lenzuola abbinate al piumone, cioè poco, molto poco.

In ogni caso se proprio ci tenete a conquistare l’amministratore-divoratore-di-pollo tenete presente il piano B: superarlo alla cassa e poi fingervi sordomute nel caso sentiate fioccare qualche vaffanculo di troppo.

Non si sa mai.

Ci sarebbero anche il “seduttore seriale”, il “maniaco del controllo” e lo “chef buongustaio” (quest’ultimo il mio preferito), ma li riservo ad un prossimo pezzo. Nel frattempo una curiosità: analizzando il carrello tipo del mio fidanzato ho scoperto di avere a che fare con una via di mezzo tra il single di ritorno e l’amministratore delegato, con qualche influenza intollerante-salutista. Ciò significa che, secondo quanto appena appreso, per sedurlo avrei dovuto fargli slogare il braccio per prendere il barattolo di pelati sullo scaffale in alto, poi starnutirgli in piena faccia in attesa del pippone sugli effetti benefici dello zenzero e dulcis in fundo, dopo avergli rotto i coglioni per praticamente tutto il tempo, ringraziarlo superandolo alla cassa senza tanti complimenti. Per farmi notare.

Fortuna che non l’ho conosciuto al supermercato.

Ma ditemi, com’è il vostro carrello?

 

 

10 pensieri su “Come accalappiare gli uomini al supermercato e non essere più single

  1. Grazie a te ho scoperto che il mio Lui, cuci cuci, trottolino amoroso rientra a piè pari nella seconda categoria. Anch`io, con la mia dieta a base di bustine knorr e scatolette di tonno, mi felicito di non averlo conosciuto al supermercato.

    Comunque come al solito mi hai fatto morire dal ridere con il tuo articolo:) che dire…adoro

    Piace a 1 persona

  2. Mia sorella ha fatto prima, si è fidanzata con un ragazzo che al supermercato ci lavora. È stato un buon acquisto per la famiglia tutta, visto che non manca mai di regalarci prosciutti, formaggi e dolci. Certo, non fa sforzi per trovarli, ma appena arriva con il prosciutto io non connetto più quindi non giudico.

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  3. Volevo commentare ma sto ancora morendo dalle risate (tipo “oppure è un grandissimo cagacazzo fissato con il chilometro zero”). Fantastica. Amen.
    Aspetto impaziente le varieties “seduttore seriale”, il “maniaco del controllo” e lo “chef buongustaio”.

    Piace a 1 persona

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