Le frasi dei film che non potremmo pronunciare nella vita reale senza sembrare deficienti

“Sto per lasciare la città. Per un po’ dovrò rigare dritto”

Quante volte avete usato questa frase nella vita reale?

Mai, esattamente. Sarà perché noi comuni mortali mediamente poveri conduciamo una vita abbastanza tranquilla/noiosa: lavoro-casa, casa-lavoro, qualche volta un cinema, qualche volta una cena fuori, qualche volta un viaggio. Cioè, difficilmente il nostro fidanzato/marito comincerà a comportarsi in modo strano e a sparire per settimane per poi rivelarci di essere un agente della Cia in incognito. Al massimo potrebbe avere l’amante, o più di una, e l’apice dello spionaggio lo raggiungerebbe cancellando bollenti chat su whatsapp.

Però dai, le frasi tipiche dei film americani meritavano un post approssimativo, quindi mi sono spremuta per bene le meningi e ho creato questa piccola raccolta che inizialmente volevo chiamare “cinemabolario”: dall’unione di cinema+vocabolario…ma poi ho pensato che non lo avrebbe capito nessuno. Senza contare che sarei dovuta stare attenta all’ordine alfabetico. Che palle.

Boh, sul momento mi è sembrata un’idea interessante anzi, un’idea GRANDIOSA, come giustamente direbbero in una pellicola hollywoodiana.

Comunque, fortunatamente siete scampati al titolo approssimativo quindi possiamo Dare INIZIO ALLE DANZE (in America si dice così) e vedere subito alcune espressioni tipiche dei film made in U.S.A che non potremmo pronunciare nella vita reale senza sembrare deficienti.

1. Hai del fegato, ragazza=Sei coraggiosa.

Chissà perché poi menzionare il fegato. Per esempio si potrebbe dire : “Hai avuto proprio un bel pancreas a presentarti qui, ragazza.” Oppure: “Con che polmone ti permetti di insultarmi?”. Così, tanto per cambiare.

2. Metti giù le zampe, razza di idiota=Non toccare idiota.

Nel caso che il fidanzato/marito avvicini il cucchiaino al vostro dessert. “Razza di” anteposto a idiota è un rafforzativo che rende meglio l’offesa. Pensate all’effetto che potrebbe scatenare un “razza di coglione” piuttosto che un semplicissimo, banalissimo “coglione”. Provateci in strada, quando vi superano alla cazzo.

3. Chiudi il becco e sparisci=Zitto e vattene

Nel caso in cui becchiate il fidanzato/a o il marito/la moglie in piena flagranza di adulterio e lui/lei provi a giustificarsi dicendo di essere un agente della Cia in incognito. Non penseranno mica che MANGERETE LA FOGLIA.

Frasi-film.jpg

4. Dammi uno scotch=Passami il nastro.

Scusate la freddura, non ho resistito.

Lo scotch, si sa, è un whisky scozzese molto apprezzato nei film, insieme al bourbon e allo sherry. Il mio primo incontro col bourbon in realtà risale all’adolescenza, quando leggevo i fumetti di Dylan Dog e tutti i personaggi, a parte Dylan notoriamente astemio, bevevano bourbon. Io invariabilmente nella mia testa pronunciavo “burbòn” e sognavo un mobiletto bar come nei film, con bottiglie di cristallo e ghiaccio a portata di mano. Nella vita reale devi aprire il freezer e staccare i cubetti dagli appositi stampi a quadretti, rischiando di amputarti le dita.

5. Ehi campione, come butta?= Ciao bambino come va?

Butta che non sarebbe male se ti buttassi tu. Da un grattacielo, possibilmente. Una cosa è certa: se mai avrò un figlio e qualcuno si azzarderà a chiamarlo campione gli metterò le mani addosso. Anzi, per dirla all’americana, gli farò saltare le cervella, un fottuto sbirro verrà a leggermi i miei diritti e dirò che parlerò solo in presenza del mio avvocato.

Nemmeno ce l’ho un avvocato, ora che ci penso. Va beh, me ne assegneranno uno d’ufficio, l’importante è che sappia urlare”Obiezione vostro onore” al momento opportuno.

6. Ho un piano. Ma perché funzioni dobbiamo dividerci.

Classica frase da film horror. I protagonisti sono stati appena dimezzati dall’entità soprannaturale di turno e devono capire come uscire dalla casa abbandonata/bosco sinistro/città fantasma nella quale si sono persi. Ovviamente è notte fonda, non si vede un cazzo e si sentono inquietanti scricchiolii ovunque. Il leader del gruppo decide improvvisamente che la situazione si risolverà soltanto se lui e i suoi amici si divideranno.

Spettacolare, come piano. Così il killer/zombie li uccide comodamente a uno a uno piuttosto che ritrovarseli davanti tutti insieme. Amico, secondo me hai bisogno di uno STRIZZACERVELLI e il tuo piano FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI.

7. Ci stanno alle calcagna!=Siamo pedinati

Beh, chi non ha mai provato la sensazione di guidare tranquillamente e ad un certo punto guardare lo specchietto e sussurrare con finta nonchalance: “Non voltarti. Ci stanno pedinando”?

Io no e meno male cazzo. Perché se Pinco Pallino per qualche strano motivo dovesse cominciare a seguirmi (esperienza che immagino davvero poco esaltante dato che il posto più pericoloso in cui vado in genere è il supermercato) di certo non faccio partire la macchina A TUTTO GAS per SEMINARE QUEL DANNATO BASTARDO FIGLIO DI PUTTANA e FARGLI MANGIARE LA POLVERE. Parcheggio e mi consegno, sperando che i PIEDIPIATTI non debbano TORCHIARMI e che il mio fidanzato si trasformi in una via di mezzo tra Rambo e Chuck Norris e venga a salvarmi radendo al suolo mezza città.

Frasi-film

Aggiungiamo a questo nutrito elenco alcune esclamazioni altrettanto tipiche e assurdamente irreali, almeno per noi:

“Dannazione!”

“Per la miseria!”

“Diamine!”

No, non ci siamo. Decisamente non mi ci vedo a rovesciare una bottiglia di olio per terra e a gridare qualcosa di diverso da un porca-troia-ora-devo-pulire-tutto.

Molto utilizzate anche le invettive che coinvolgono Dio o in alternativa il diavolo:

“Ma dove diavolo eri?”

“Bontà divina, si può sapere dove ti eri cacciato?”

“Cielo mio marito!”

“Oh Gesù! Dobbiamo squagliarcela!”

“Adrianaaaaaa!”

L’ultimo non c’entra un cazzo, è Rocky sul ring che urla il nome della moglie sputacchiando mezzo pubblico, ma mi faceva ridere.

Bene, ora devo proprio TAGLIARE LA CORDA: oggi è il mio compleanno, compio 39 FOTTUTISSIMI ANNI e ho intenzione di andare a MANGIARE UN BOCCONE col mio ragazzo, stando attenta a non ALZARE TROPPO IL GOMITO e tornare a casa DANNATAMENTE UBRIACA.

Ah, nel caso vi perdiate in mezzo al nulla e un maniaco con in mano una motosega cominciasse a decimare il vostro gruppo, vi sconsiglio vivamente di dividervi: DIAVOLO, sarebbe davvero un PESSIMO PIANO.

Vi lascio con una delle mie frasi preferite:

“C’è chi può e chi non può. Io può.”

Indovinate chi l’ha detta e vincete…boh, non vincete niente, ma provateci lo stesso. Giusto perché è Natale e a Natale, CHE DIAMINE, siamo tutti più buoni.

 

 

 

 

 

 

 

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