Keep calm, vai a C’è posta per te and apri la busta.

Drinnnnnnn!

Oppure dlin dlon, dipende da quale suono fa il vostro campanello.

Sono le undici del mattino. A quest’ora saranno i testimoni di Geova, ovviamente.

Ah no. La voce al citofono dice di essere il postino di C’è posta per te e sta cercando proprio voi.

Ora, non so se in realtà la trasmissione avvisi il destinatario della posta in arrivo, ma da come alcuni elementi si presentano conciati all’ingresso a volte ne dubito. Un po’ come quando arriva il corriere della Bartolini che ti recapita il pacco (sempre a orari improbabili, per la cronaca) e devi scendere a firmare con la molletta rosa sui capelli, i pantaloni del pigiama o nel mio caso i leggings rigorosamente bucati in corrispondenza della chiappa destra/sinistra, la giacchetta in pile più grande di tre taglie e il brufolo giallo sulla punta del naso. Enorme brufolo giallo.

Ma torniamo al postino di cui sopra. Se siete giovani e bellocce in genere è un ragazzone barbuto, fisicato e sorridentissimo. Se andate per gli ottanta vi capita quello più anzianotto ma comunque fisicato e sorridentissimo. In ogni caso il copione è sempre quello: vi fanno tre domande cretine, della serie:

“Tu sei Francesca?”

“Sì, sono io.”

“Però devo esserne sicuro, quindi ti faccio qualche domanda. Ti piace uscire con le amiche?”

“Beh, sì. A chi non piac…”

“SECONDA DOMANDA! Ti piace andare in ristorante?”

“Certo, ma piace a tutt…”

“ULTIMA DOMANDA! Ti piace fare shopping?”

“Boh, sì, quando ho sold…”

“BENISSIMOOOOO! Tutte caratteristiche I-NE-QUI-VO-CA-BI-LI. Sei proprio la Francesca che cercavo. C’è posta per te!

Dopodiché, mentre guardi inorridita la telecamera pensando al brufolo giallo sulla punta del naso e al buco nei leggings, prendi in mano la busta e ripeti a denti stretti “C’è posta per te”. Nel contempo ti si inonda la mente di flashback su possibili ex fidanzati, padri e madri segrete, figli che non ti ricordi di aver partorito, ex amiche incazzate perché alle elementari avevi scritto sulla lavagna il nome del ragazzo con cui volevano fidanzarsi, ex fiamme risalenti al periodo del liceo con le quali avevi raggiunto il culmine dell’erotismo dopo una pomiciata di mezzo minuto interrotta per eccesso di salivazione (di lui), eccetera eccetera.

Chiami subito tua madre:

“Mà, hai chiamato tu Maria De Filippi? Ti ricordi che volevo incontrare George Clooney, vero?”

“Ah. Ma non avevi detto George Michael?”

“Mamma. George Michael è morto.”

“Ah. Va beh, comunque non ho chiamato io.”

Bene ma non benissimo.

Se avete visto qualche volta (o anche più di qualche volta, ogni tanto un po’ di Maria De Filippi non guasta) la trasmissione di cui sto parlando, avrete certamente notato che quando i destinatari della posta entrano nello studio spesso fatica a riconoscerli anche il mittente, talmente sono tirati a lucido: ragazze carine diventate gnocche da paura, ragazzi né carne né pesce improvvisamente somiglianti a David Beckham, nonni che sembrano zii eccetera eccetera.

Solitamente le situazioni tipo sono tre:

  • L’ex fidanzato/a stronzo/a vuole riconquistare la sua bella/il suo bello
  • I figli vogliono fare una sorpresa ai propri genitori e viceversa (situazione gemellata con la presenza di un personaggio famoso del cinema o della tv)
  • Famiglie disastrate cercano di ricucire i rapporti

La vicenda viene presentata da una Maria De Filippi inguainata nel consueto tubino d’ordinanza che passeggia avanti e indietro lungo lo studio per almeno 45 minuti, durante i quali si dilunga in un monologo devastante raccontato con lo stesso pathos che userebbe un dodicenne per recitare l’Infinito di Leopardi.

Al termine di questo estenuante resoconto il mittente può esporre le proprie volontà al destinatario. Segue uno sputtanamento generale nel corso del quale emergono particolari che erano sfuggiti all’esposizione di Maria (sfuggiti perché ovviamente lei non li sapeva); dettagli di poco conto, tipo:

“Ma tu mi tradivi con mia sorella.”

“Ma tu sei uscita di casa per comprare le sigarette e non sei tornata per dieci anni.”

“Ma tua madre mi aveva detto che eri morto.”

Piccolezze, insomma.

Per altri 50 minuti circa volano paroloni, musi lunghi, lacrime, suppliche, altri paroloni, ci si rinfaccia l’impossibile e Maria De Filippi si gode lo spettacolo, buttando qua e là qualche mezza frase finalizzata a convincere il destinatario ad aprire la busta e far felice così il pubblico:

“La ami ancora?”

“Maria, ma aveva cinque figli, un marito, tre amanti e non me lo ha detto!”

“Segui il tuo cuore.”

“Ma non ha nemmeno chiesto il divorzio!”

“Magari poi lo chiede. Apriamo la busta?”

“……………………………………..”

In sottofondo i boati del pubblico:

“APRIIIIIIIIII!!!!!”

In tutto ciò sono passate due ore e mezzo, il destinatario è completamente rincoglionito dal monologo della conduttrice, dagli incitamenti della platea e dalle strazianti richieste di perdono del mittente. Non ci capisce più niente e a ‘sto punto gli pare pure scortese andarsene così, senza nemmeno aprire la busta. Poi chissà come ci rimane male Maria.

Prendiamo per esempio Enzo e Stefania.

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Enzo si fidanza con Stefania omettendo qualche dettaglio della sua vita privata, tipo il fatto che è già fidanzato con un’altra da un decennio o giù di lì. Per circa quattro anni si sollazza con tutt’e due le fanciulle (soffrendo, eh, soffrendo moltissimo) e addirittura riesce a convivere con entrambe (non chiedetemi come). La cuccagna si interrompe quando la Fidanzata numero 1 chiede di essere sposata. Invece di cogliere la palla al balzo e rifiutare il matrimonio per stare con la Fidanzata numero 2, ovvero Stefania, Enzo si infogna ancora di più e si sposa (con la Fidanzata numero 1). La Fidanzata numero 2 scopre tutto e s’incazza a bestia. Enzo come d’incanto si sveglia e dopo soli 10 giorni di matrimonio decide di divorziare e stare con la Fidanzata numero 2 che però gli dà merda. Qui arriva C’é posta per te. Enzo piange e supplica, conquista la simpatia del pubblico, Maria sorride sorniona alle sue battute, Stefania tentenna. Alla fine il colpo di grazia:

“Dai Stefania, apri la busta. Al massimo lo lasci di nuovo.”

De Filippi dixit.

Non fa una piega. Infatti Stefania apre la busta, ma non è che sembri tanto convinta. Volete sapere come è andata a finire tra loro? Leggete qui.

Oppure a volte il destinatario è inflessibile, incassa a muso duro gli strepiti degli astanti, pare indifferente alle strategie persuasive della presentatrice e si mette a ridere davanti alle lacrime di disperazione del mittente. Chiude la busta senza battere ciglio e va via tutto impettito, seguito dai parenti che lo hanno accompagnato, impettiti pure loro.

Vediamo il caso di Angela e Roberto.

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Angela e Roberto stanno insieme da circa sette anni. Un bel giorno Roberto scopre che Angela possiede un secondo cellulare, del quale si serve per messaggiare di nascosto con un altro ragazzo. La giovane dice che è “solo un amico”, ma Roberto non vede la necessità di usare un telefono di riserva per sentire “solo un amico” (e in effetti la cosa è un tantino losca), quindi lascia Angela. Angela chiama C’è posta per te, piange e singhiozza, implora il perdono e giura di essere innocente. Roberto la guarda con sufficienza e ascolta a malapena. Chiude la busta con un sorriso quasi trionfante.

Curiose di sapere che è successo dopo?

Io ho beccato una foto parecchio esplicita su Instagram con su scritto “Ti amo brioscina mia”, hashtag #erasolounamico.

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Bene, sono abbastanza sicura di non avere figli sparsi in giro né fratellastri o sorellastre segrete, o ex fidanzati talmente disperati da non aver trovato un’altra povera crista che li sopporti. Comunque, nel caso qualcuno voglia invitarmi per farmi sorpresa gradita, dato che George Michael è morto e l’intero cast del Trono di Spade costerebbe troppo, mi sta più che bene incontrare Franca Leosini.

Tutto il resto è noia.

 

 

 

 

 

 

 

 

10 pensieri su “Keep calm, vai a C’è posta per te and apri la busta.

  1. Non ho mai visto un’intera puntata di C’è posta per te a parte qualche spezzone a casa di amici presi dallo zapping (io non ho neanche collegato l’antenna, figurati) ma la mia prima impressione al tuo post è #cheansia. Sono solo felice che il mio ex psycho-stalker non era un fan della cara Maria e si limitava a tirarmi le imboscate dalla parrucchiera e in ferramenta…

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  2. Questo programma è studiato per far vivere nel terrore.
    Parliamoci chiaro, tutti ci siamo fatti dei nemici: io non ho ex fidanzati che dovrebbero fare un ritorno esplosivo, ma che dire delle ex colleghe che non sopportavo? E del corteggiatore che mi regalò rose rosse al mio 6° compleanno? (ma io dico… rose rosse comprate da un seienne: e il fioraio dov’era?) E se si rifacesse vivo quel tale a cui io e le mie amiche facevamo scherzi telefonici nel 1998?

    Per sicurezza, io se non aspetto nessuno non apro.

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  3. Anche io ho avuto il piacere di vederne solo pochi istanti durante zapping forsennato ma ipotizzando che tutto ciò sia reale (e che sti qua non lavorino e stiano sempre aspettando il postino):
    1. il ritorno dell’ex stronzo e fedifrago: postino levati che gli devo sputare in un occhio
    2. l’incontro col vip: tu che hai avuto l’idea di farmi questa sorpresa inizia a scappare perchè ovunque sarai io ti troverò (stile Liam Neeson) e te la farò pagare.
    3. ritorno di famigliari vari: vedi punto uno ma in entrambi gli occhi visto che c’è l’aggravante parentale.
    Non sono per i ritorni quindi una roba del genere farebbe solo alterare il mio umore quindi direi che sarebbe poco salubre anche per il caro Mario cui mi leverei finalmente lo sfizio di chiedere perchè continua ad usare scarpe stra belle e a camminarci come fosse uno scaricatore di porto di 150 kg, la quintaessenza della femminilità proprio.

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