Il matrimonio approssimativo (ovvero quando ti devi sposare ma sai a malapena cos’è una bomboniera)

Quando sei approssimativa e nel giro di pochi mesi convolerai a nozze è un casino.

Sì, perché non sarei approssimativa inside se sapessi tutto quello che c’è da sapere per preparare un matrimonio…d’altronde a mia discolpa va detto che è la prima volta (e ovviamente si spera sia anche l’ultima, o almeno l’idea è quella) che mi sposo e sinceramente, considerato il mio cinismo galoppante e il non proprio esaltante curriculum di esperienze sentimentali, diciamo che non credevo sarei mai arrivata a compiere questo passo.

Tranquilli, adesso non partirò con una filippica sul trovare l’anima gemella  e non pronuncerò le classiche frasi fatte della serie:

“Vedrai che quando meno te lo aspetti l’amore arriva. Nel frattempo perché non ti iscrivi in palestra?”

E uno puntualmente pensa: ok tutto, ma che cazzo c’entra la palestra?

Vi basti sapere che non ho conosciuto il mio futuro marito in palestra e che se sono arrivata a decidere di sposarmi ho i miei buoni motivi, o meglio, il mio buon motivo e no, non sono incinta: ho messo su qualche chilo ma in modo del tutto naturale, grazie ad una attenta e puntigliosa alimentazione filo-carboidratica e anti-broccoloide. Non vi dico la fatica di evitare i cetrioli, i finocchi e tutte quelle cose detox che detoxinerebbero il corpo.

Non essendo sufficiente l’ansia per la prova-costume, ho quindi aggiunto l’ansia per la prova-matrimonio, ma col metabolismo ibernato che mi ritrovo e la mia smodata passione per i carboidrati prevedo mi sposerò con le maniglie dell’amore…male che vada rischierò il divorzio più veloce della storia con un mutandone super fasciante stile Bridget Jones sotto il vestito.

Bridget Jones gif.gif

Ve beh, comunque, si parlava di matrimonio.

Da quando mi devo sposare ho scoperto l’esistenza di cose che voi umani eccetera eccetera. Qualche mese fa per esempio sono andata a mangiare sushi con delle amiche, una delle quali, chiedendomi a che punto fossi con i preparativi, a un certo punto ha esclamato:

“E per quanto riguarda il tablò marriasssc? Sei a posto?”.

Il tablo-cosa?

“Ehm, il tablo-cosa?”

Occhiate di disappunto da parte delle friends, seguite da appassionate spiegazioni su quello che ho scoperto essere il tableau mariage, ovvero una sorta di tabellone sul quale verrà indicato il posto che gli invitati dovranno occupare a tavola.

Mai sentito nominare questo tablò ma pare una cosa intelligentissima, in effetti, e io e il mio fidanzato ci impegneremo per realizzarlo al meglio…anche perché ho affrontato i momenti più imbarazzanti e irritanti della mia vita quando ho partecipato a matrimoni in cui mi hanno piazzata davanti a una coppietta con bambino campione di strilli a seguito o a ragazzi single ancora convinti che ai matrimoni sia doveroso abbordare chiunque vagamente respiri.

In ogni caso, abbiate pazienza: ripeto, non mi ero mai sposata prima e non vagheggiavo abiti da sposa e fastose cerimonie, ho sempre vagheggiato Nutella, pizza, patate al forno e anzi, è già tanto che so cos’è una bomboniera.

Una cosa davvero curiosa che io e il mio quasi marito abbiamo constatato è che più o meno conoscenti e parenti, da quando sanno che ci sposiamo, ci rivolgono le stesse domande, con qualche piccola differenza dovuta al fatto che si sa, gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere. Per esempio le ragazze lo chiedono così:

“Ah, che bello, ti sposi! Ma sei incinta?”

“No! Sono ingrassata.”

“Ah, mi pareva infatti! Però stai be-nis-si-mo!”

“…………………………………………”

“E a quando i bambini?”

“…………………………………………………………………………….”

Ophra gif.gif

Come se fosse matematico che adesso io cominci a riprodurmi rapidamente e abbondantemente, anche perché poi i più hanno l’accortezza di ricordarmi che:

“Non c’è tutto quel tempo! Hai 40 anni!”

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Intanto fino al 20 dicembre sono ancora 39, e poi si dà sempre per scontato che una volta sposati si debba metter su famiglia. Ma se tipo non ne volessi, di figli, e il mio fidanzato fosse completamente d’accordo con me? E’ così strano?

Poi magari tra un anno cambieremo idea, o tra cinque anni cambieremo idea e non riuscirò a rimanere incinta e ci mangeremo le mani per non esserci mossi un po’ prima o magari anche no, ma in ogni caso quello che dico è questo: saranno cazzi nostri?

Secondo me sì, ed è anche una verità abbastanza ovvia ma a quanto pare talvolta bisogna rispiegarla.

La medesima domanda viene formulata dagli elementi di sesso maschile, i quali però aggiungono quel pizzico di logica tipicamente uomesca:

“Ah, che bello, ti sposi! Ma la tua ragazza è incinta?”

“No!”

“E allora perché ti sposi?”

Con accompagnamento di risata gradassa in sottofondo. Battuta banale ma sinceramente la preferisco a quelli che ritengono che una donna debba figliare a tutti i costi, soprattutto nel momento in cui decide di sposarsi.

Detto questo, per quanto riguarda i preparativi, tablò marriascccc a parte, la cosa che mi è piaciuta di più è stata dover scegliere dove pranzeremo dopo la cerimonia. Devo ammettere che provare ristoranti ogni fine settimana non è tanto male: ci siamo sentiti un po’ come Alessandro Borghese, con la piccola differenza che non potevamo entrare in cucina e passare il dito sulla cappa o ribaltare la situazione col nostro voto…e non avevamo nemmeno il van con i vetri oscurati ma insomma, è stata comunque un’esperienza ingrassant…ehm, interessante.

Guardate cosa ci è toccato assaggiare:

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Lo so, è un mondo difficile.

Per il resto c’è ancora tempo: non ho idea di come mi pettinerò né delle scarpe che userò (anche se ammetto di essere parecchio tentata dalle sneakers), e non ho nemmeno pensato al bouquet, perché non ho un fiore preferito e in ogni caso attualmente sono troppo concentrata sull’ultima stagione del  Trono di Spade per riflettere su altro. Inoltre, conoscendomi, deciderò tutto una settimana prima dell’evento, come si conviene alle ragazze approssimative.

Nei prossimi mesi vi aggiornerò sui preparativi che dovrei aver preparato ma che non avrò ancora preparato.

P.S.: con l’abito ci siamo. Approssimativa sì, ma non fino a quel punto.

occhiolino gif

 

 

 

19 pensieri su “Il matrimonio approssimativo (ovvero quando ti devi sposare ma sai a malapena cos’è una bomboniera)

  1. Ho imparato una parola nuova: tableau mariage! Che ho dovuto cercare nell’articolo e copiaincollare perché non so il francese e di matrimoni ci capisco forse meno di te: qualche anno fa hanno dovuto spiegarmi che RSVP in fondo agli inviti voleva dire che dovevo rispondere. Ero la testimone. E ho appena dovuto googlare RSVP perché non ricordo mai l’ordine delle lettere.

    Detto questo, congratulazioni per il matrimonio! 😀

    Sono con te in toto per quanto riguarda le domande fuori luogo sulla prole: ma uno deve sposarsi solo per figliare? Ma una deve per forza figliare?

    Come si risponde a domande così? Fissare intensamente negli occhi il proprio interlocutore/interlocutrice per 5 lunghissimi secondi senza dire niente e sperando che arrivi da solo/a a comprendere che ha detto una cagata funziona?

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  2. Auguri con tutto il cuore ❤ anche io mi sono sposata che non sapevo una beata cippa dell’argomento, per di più tenevo già una bambina di 3 mesi da accudire…nessuno mi ha aiutata ma nonostante ciò, ho letto tutto quello che potevo su internet e ho messo su un mini matrimonio di tutto rispetto spendendo il meno possibile in soli 5 mesi, fregandomene delle critiche (ahimé quelle ci sono sempre, i criticoni rompicoglioni che non ti danno 1 euro e pretendono di mangiare al Grand Hotel Palas plusultra); la tua felicità è più importante di tutto il resto. Baci.

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  3. Gli auguri te li ho già fatti, e continuo ancora e ancora, perché te li meriti tutti💜

    Se non fosse per un particolare che non mi aspettavo da te… veramente, in palestra?
    Sono delusissima, e tutti quei carboidrati cosa li ingurgitiamo a fare?!?

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  4. Beh prima di tutto le congratulazioni son d”obbligo 😀 poi devo dire che la gente non ce la a capire che per noi dicembrine l’anno scatta solo a fine anno!!
    Per il tableau mariage posso solo dire FALLO! Non perchè io sia un’esperta di matrimoni, anzi li trovo una gran rottura di palle (salutiamo tutti assieme la mia amica che sposa a settembre!) ma perchè poi si creano situazioni imbarazzanti: mia collega di università, tra l’altro nostra conterranea, matrimonio da 400 persone e nessuna organizzazione dei tavoli…risultato si suoi zii che si son ritrovati a dover sedere coi compagni di università perchè c’era stata la corsa al posto…no comment!
    Sulle sneakers ci farei un pensierino serio, una collega le ha usate per subito dopo la cerimonia (perse ad hoc in pizzo…vabbè) però stare tutto il giorno sui tacchi….mmm io li amo ma anche no! E il bouquet lo vedrei bene a tema trono di spade!
    Sulla figliazione stendo un velo pietoso perchè anche le persone che ufficialmente son più aperte su questo frangente non ce la fanno proprio a non fare l’associazione nozza-pargolo, sigh

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  5. Congratulazioni!
    Beh, ecco, quindi… Immagino che sarà un periodo molto movimentato e con poco tempo a disposizione, per cui non volermene, ma ti ho nominata per il Liebster Award 2019. Adoro la tua ironia e non potevo non coinvolgerti (anche se so già che quando leggerai le mie domande sullo sport mi manderai a quel paese…). Detto questo, ti lascio il link, così non perdi tempo a cercare il post: https://attornoallago.com/2019/05/10/sono-stata-nominata/
    Grazie!

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