“All good things come to an end”, cantava Nelly Furtado (a proposito, che fine ha fatto? Anche lei rispolverata come giudice in qualche talent di musica?), e Il Trono di Spade, ahinoi, è arrivato alla fine.
Prima di continuare a leggere sappiate che questo post sarà pieno zeppo di SPOILER su ogni stagione e soprattutto su quella finale, quindi bloccatevi finché siete in tempo e andate retro.
Ebbene, premetto che non ho intenzione di lanciare anatemi e scomuniche contro gli sceneggiatori, George Martin e chiunque abbia collaborato alla realizzazione di questa serie tanto amata/odiata/chiacchierata, specialmente perché lo hanno già fatto in troppi e quindi direi anche basta, ora…è finita, magari per i più è finita di merda e ci sta, ma siamo sopravvissuti al finale di merda di Candy Candy, alla morte di Jack in Titanic, all’incomprensibile e deludente ultima stagione di Lost: ormai dovremmo essere corazzati a sufficienza da non sentire il bisogno di scrivere trattati antropologici sull'”improvvisa” psicopatia di Daenerys Targaryen.
Detto ciò, rilassiamoci e ripercorriamo l’ultimo episodio di Got, che potrebbe essere riassunto anche con 7 semplici parole: gli-Stark-fanno-il-culo-a-tutti.
La regina dei draghi friendzonata e pure accoppata
Nella penultima puntata Daenerys, in preda ad un fulminante attacco di piromania e grazie al prezioso contributo di un Drogon evidentemente ipervitaminizzato, distrugge Approdo del Re e tutti i suoi abitanti, sotto lo sguardo impotente di Tyrion e Jon Snow.
Il successivo e ultimo episodio si apre sullo scenario delle macerie fumanti della città, lungo le quali si aggirano abbastanza increduli Arya, Jon e Tyrion. Arriva Daenerys pronta a declamare il suo discorsone di vittoria davanti alle truppe dei Dothraki e degli Immacolati; tutta contenta vaneggia sul fatto che lei ha finalmente “liberato” Approdo del Re e che ora è quindi necessario “liberare” tutti gli altri regni (ove il termine “liberare” equivale a “trucidare/fare un massacro” ma va beh, dettagli).
Terminato il delirio della sua quasi ex-regina preferita, Tyrion le si avvicina, la guarda storto, le ricorda che ha appena sterminato un’intera popolazione poi si leva la spilletta da Primo Cavaliere e la getta via con disprezzo. Daenerys, si sa, non è una che prende bene le critiche e infatti ordina il suo arresto immediato, il tutto sotto lo sguardo ebete di Jon e quello cazzutissimo di Verme Grigio.
Segue un infinito faccia a faccia tra Jon e il Folletto, durante il quale quest’ultimo non è che proprio gli chieda di ammazzare la regina/sua zia/la sua amante ma in sostanza sì, gli chiede di ammazzarla e di farlo alla svelta, dato che quella ha sbroccato di brutto e c’ha pure un drago, sai com’è.
Jon è dalla prima puntata che, poveraccio, è diventato un disco rotto: a parte “She’s my queen”, “I trust my queen”, “She will always be my queen”, non riesce a dire altro; è tutto un continuo #mainagioia e cioè, capiamolo: ‘sto disgraziato aveva di nuovo trovato l’ammore, quello vero, e niente, scopre che lei è sua zia; le sorelle gli stavano rompendo il cazzo cercando di convincerlo a scaricare la queen; Tormund, il fedele amico, dopo essersi fatto il mazzo contro gli Estranei giustamente lo aveva mollato dicendogli che per i suoi gusti al Nord faceva troppo caldo…insomma, una tragggedia.
Pertanto, quando il Folletto gli suggerisce di eliminare Daenerys, stanco e parecchio girato di palle, riaccende il disco rotto: “Scis mai quin” e va via, con la consueta espressione da #mainagioia.
Segue l’incontro tra il nostro triste eroe e sua zi…ehm, la sua regina. In breve, Jon prova timidamente a farla ragionare…sssssi, peccato che il ragazzo non sia esattamente un fenomeno di eloquenza, e infatti la conversazione si svolge più o meno così:
“Zia…ehm, volevo dire Deny, guarda che hai fatto una strage!”
“Esagerato! Ho solo liberato un po’ di gente!”
“Ah, ok.”
Al che, piuttosto provato dal fatto di aver usato quattro o cinque parole diverse dal solito “You are my queen”, il povero Jon si lascia abbracciare dalla zietta, parte una mezza pomiciata…e proprio mentre Daenerys comincia a rilassarsi pensando che forse forse stavolta ci scappa pure la trombata, TAAAAC!
Il caro nipotino la infilza, ma non con quello che sperava lei. Così la Regina dei draghi, prima del suo nome, regina degli Andali (ma poi chi cazzo sono ‘sti Andali? Mai capito), signora dei Sette Regni, Khaleesi, la non bruciata, cazzi e mazzi vari, dopo aver sputato sangue per otto stagioni crepa in mezzo minuto scarso. Vedi cosa succede a dire troppo spesso “Dracarys”.
Friendzonata e pure accoppata.
Bran chi?
Mainagioia-Jon è talmente devastato che al sentire il terribile urlo di dolore di Drogon manco scappa, rimane immobile ad aspettare, pensando probabilmente a cose diverse da dire rispetto a “She’s my queen” dato che ormai la queen è morta stecchita.
Il drago arriva, guarda Jon, guarda Daenerys, si accerta che sia defunta, riguarda Jon, riguarda Daenerys, caccia un altro grido bestiale e sputa fuoco sul Trono di Spade, sciogliendolo tutto. Poi afferra la regina con la zampa e vola verso l’infinito e oltre, lasciando Jon ad un unico pensiero:
“Adesso Verme Grigio mi fa il culo.”
Da qui in poi la puntata volge verso la conclusione all’insegna di sole-cuore-amore o quasi. C’è una riunione tra i grandi capi (tra i quali gente mai vista, va beh), Tyrion fa uno dei suoi discorsi alla Cicerone e propone di eleggere un nuovo re seduta stante. Dopo un piccolo intermezzo comico (Samwell Tarly accenna all’idea di instaurare nientepopodimeno che una democrazia, provocando risate generali che smorzano la tensione) il Folletto dice qualcosa tipo:
“Boh, secondo me il re ideale è Bran. No, perché sa un sacco di storie e le storie ci legano, capito?”
“Bran chi?”
Mentre seguivo questa scena ho ricordato uno scambio di messaggi con le mie Tronine, ovvero Roberta e Rosalba, con le quali su Whatsapp commentavamo ogni puntata. A proposito del finale della serie questo era stato il mio pronostico:
Ma dicevo per ridere, che cazzo.
Oh, niente contro Bran, bravissimo ragazzo…solo un po’ infastidisce quel suo atteggiamento da santone indiano, quel suo saper tutto di tutti e su tutto e quell’avere la risposta pronta a qualsiasi stronzata…tipo:
“Bran, sai dov’è la Nutella?”
“È dove deve essere.”
“Ah. Grazie, molto utile. Per caso sai anche cosa c’è dopo la morte?”
“Ci sarà ciò che sarà necessario che ci sia.”
“Ottimo. Bran, vuoi essere tu il nuovo Re dei Sette Regni?”
“E secondo te perché sono venuto?”
La simpatia.
E niente, finisce così dunque Il Trono di Spade: Brandon Stark viene eletto re, Sansa dice “Ragazzi vi.v.b., è tutto bellissimo, però preferirei che il Nord diventasse indipendente…ok, FRATELLINO?” “Certo, SORELLINA, nessun problema, tanto sono il re, decido io.” Tyrion viene scelto come Primo Cavaliere, Lady Brienne tipo capo dell’esercito, Samwell Tarly maestro di qualcosa, Sansa regina del Nord, Arya sembrava dovesse spaccare tutto invece scopre il Cristoforo Colombo che è in lei e decide di andare ad Ovest e vedere come si sta.
The end, gli Stark (quelli rimasti) alla fine fanno il culo a tutti.
Tranne Jon.
Sssssi, lo so, in teoria non era proprio uno Stark però dai, che cazzo. Mainagioia-Jon viene rimandato tra i Guardiani della Notte a guardianare chissà cosa, dato che ormai gli Estranei sono morti, condannato pertanto alla castità eterna e all’inverno perenne.
Cioè, due coglioni.
Tutto questo perché? Per fare star tranquillo Verme Grigio che lo avrebbe voluto morto in quanto reo di aver assassinato Daenerys. Chi si aspettava favoritismi da parte del nuovo Re, beh, è rimasto deluso. Infatti le ultime parole di Jon a Bran sono le seguenti:
“Mi dispiace di non esserci stato quando avevi bisogno di me.”
Risposta di Re Bran:
“Sei sempre stato dove dovevi essere.”
Seee, va beh, ciaone Bran.
Che dire, ragazzi. Facciamocene una ragione, leggiamo i romanzi (sperando che Martin si dia una mossa a completare gli ultimi libri), aspettiamo gli spin-off e per quanto riguarda il finale sapete cosa direbbe il Re di Westeros Bran-the-Broken?
“Ogni cosa finisce nel modo in cui deve finire.”
Got, mi mancherai.
Valar Morghulis!
Avercelo un parente che sa sempre darti una risposta… Ca##o non parte la macchina! E’ destino che tu vada a piedi…
Comunque… il problema è che manca l’ultimo libro, più o meno, e quindi il finale scooby doo ci stava. Ci stava tutto.
Ps.: non si è avverata una delle profezie, ma fa niente.
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