La sposa approssimativa: piccola guida per evitare disastri durante il vostro matrimonio

Chi mi segue su Instagram e Facebook lo sa: due giorni fa mi sono sposata.

E ‘sti cazzi, direte giustamente.

Infatti oggi non scriverò di quanto è stata bella e divertente la cerimonia e il successivo pranzo, non stilerò un noiosissimo elenco di ringraziamenti a parenti e amici che hanno condiviso con me e colui che è diventato mio marito (ma ci vorrà un po’ prima di abituarmi a chiamarlo così senza sentirmi la protagonista di una barzelletta della settimana enigmistica) questa bella giornata…insomma, bandito il trinomio sole-cuore-amore. Piuttosto mi concentrerò sugli aspetti più approssimativi che hanno fatto da contorno a tutta la faccenda matrimoniale e concluderò con una domanda di fondamentale importanza per il futuro di questo blog, alla quale dovrete rispondere con estrema ponderatezza.

Mi raccomando.

Ma prima…

La sposa approssimativa versus il trucco e il parrucco

Da brava ragazza approssimativa ammetto e confesso di non sapere né truccarmi né pettinarmi in maniera decente, più che altro per una questione di scarsa pazienza che in genere mi porta a mollare la piastra a metà dell’opera, perché magari ho caldo o mi fanno male le braccia (o semplicemente mi rompo i coglioni). Ugualmente, quando si tratta di trucco, mi limito a poco fondotinta, cipria, phard e, se mi sono svegliata di buonumore (cosa che capita assai raramente), azzardo anche l’eyeliner. Naturalmente dopo 4 ore sembra che il trucco sia completamente svanito dalla mia faccia e che sia andata a zappare la terra per dieci ore di seguito in un punto a caso dell’Equatore, quindi evidentemente sbaglio qualcosa.

Questa piccola premessa per dire che, oltre ad essere negata nel trucco e nel parrucco, sono anche poco abituata a vedermi tutta agghindata, perciò ho avuto un bel po’ di difficoltà ad uscire di casa senza sentirmi un po’ “mascherata”.

Beh comunque, alla fine della giornata, intorno alle sette di sera, ero completamente sfatta, con tracce di mascara sotto gli occhi in perfetto stile pandesco (magari prima di sposarsi meglio comprare un mascara water-proof e soprattutto matrimonio-proof) e l’acconciatura andata a puttane perché ad un certo punto non la tolleravo più: o la disfavo o davo fuoco ai capelli.

Scommetto che Chiara Ferragni non ha avuto questi problemi.

La sposa approssimativa versus gli effetti disastrosi dei carboidrati

Un matrimonio non sarebbe stato degno di essere chiamato matrimonio senza un menu ad alto tasso carboidratico. In un vecchio post avevo parlato del fatto che ormai il mio stomaco non è in grado di reggere determinati alimenti in determinate quantità…la solita vecchia storia degli occhi più grandi della pancia: io mangerei molto volentieri 200 grammi di pasta al pesto, 300 grammi di patatine fritte e due fette di torta. Dopo però dovrei sbottonarmi i jeans oppure, meglio ancora, passare direttamente al pigiama e crollare sul letto progettando mentalmente tristissime settimane detox a base di finocchi, sedano e carote.

Bene, ieri i finocchi c’erano, e pure il sedano e le carote, ma sono arrivati dopo diversi antipasti a base di prosciutto, lumache, polpo, cozze gratinate, nonché due primi e due secondi intervallati da un sorbetto. Capite bene che a quel punto di finocchi avrei potuto mangiarne anche dieci, ma ormai l’effetto detox non avrebbe fatto effetto manco per un cazzo. Ciò significa che verso le 14.30 la mia pancia era irrimediabilmente gonfia, l’elastico della gonna del vestito ha cominciato a tendersi pericolosamente e non c’erano pigiami da indossare a portata di mano, mannaggia…cosa che non mi ha impedito di continuare impavidamente a nutrirmi e a bere, con buona pace del mio metabolismo e delle mie capacità digestive che sono andate a puttane tanto quanto l’acconciatura.

  • Cose da fare quando (e se) mi reincarno in una donna: sposarmi giovane, quando ancora riesco a digerire le pietre.

La sposa approssimativa versus il taglio della torta

Essendo il mio primo (e spero ultimo) matrimonio, non avevo mai tagliato una torta nuziale di quattro piani e, nonostante la spiegazione elargitaci qualche secondo prima dell’operazione, io e mio “marito” eravamo, come dire, un po’ impacciati.

img_20191020_1823002407889617484556178.jpg
Da notare la mia espressione tra il perplesso e il ma-che-ci-vorrà-mai-a-tagliare-una-torta mentre mi viene spiegato come tagliare la torta.

In effetti forse non sarebbe stato male vedere un tutorial prima, ma tant’è. Comunque, è successo questo: la proprietaria del ristorante ci ha dato in mano un coltello e insieme abbiamo cominciato a incidere il secondo piano del dolce. Tutto liscio finché non incontriamo un po’ di resistenza, quindi io mi accanisco a tagliare pensando che la torta avesse uno strato croccante, non accorgendomi che stavo segando la base in polistirolo rischiando di capovolgere la torta e di rovinare il torta-moment (e sporcare il pavimento, cosa che da ex cameriera capisco benissimo sarebbe stata molto poco gradita).

Fortunatamente, presagendo il disastro, la proprietaria del ristorante si è catapultata verso di me disarmandomi e impadronendosi del coltello, bofonchiando a denti stretti una roba tipo:

“Lascia, faccio io!”

Cose da fare prima di un matrimonio (se si è approssimative come la sottoscritta): ordinare una torta a piani ed esercitarsi a tagliarla con la stessa grazia con cui lo farebbe Kate Middleton.

img-20191019-wa0182129140516131604965.jpg
Perdonate la posa un po’ “hard”: non è un film porno, ve lo assicuro, è un taglio della torta.

La domanda finale

Prima di porgervi il quesito al quale ho accennato all’inizio del post volevo aggiungere qualche piccola postilla per future spose approssimative:

  • i tacchi sono belli, ma le All Star di più, quindi portatene sempre un paio di scorta

  • l’animazione per eventuali bambini presenti alla cerimonia è in-di-spen-sa-bi-le (e molto apprezzata)
  • non prendete impegni per il giorno dopo, perché avrete la grinta di uno zombie senza gambe

Detto ciò, ecco la domanda:

Non è che adesso devo cambiare il nome del blog da “La Ragazza Approssimativa” a “La Signora Approssimativa”?

Apriamo il televoto!

22 pensieri su “La sposa approssimativa: piccola guida per evitare disastri durante il vostro matrimonio

  1. Auguri! Quella posizione a dire la verità non la ricordo. Ma forse la mia torta non era a quattro strati? Non mi ricordo nemmeno quello. Hai ragione, l’animazione e’ indispensabile, oppure puoi selezionare a monte, solo invitati senza bambini. Le bomboniere le avete fatte? Vedere!

    Piace a 1 persona

  2. La signora approssimativa è bellissimo, però ti invecchia seduta stante, io voto per la “Sposina approssimativa” che rimanda al tuo fresco matrimonio🤣
    Auguroni ancora! 😘

    Piace a 1 persona

  3. E’ la prima volta che capito sul tuo blog e questo post mi ha fatto fare tante risate, e ripensare anche al mio matrimonio e tutte le cose che non sai e inevitabilmente finirai per scoprire proprio lì! Tanti auguri!
    Io propongo “Quella approssimativa” che non dà segnali sull’età né sullo stato civile! 😉

    Piace a 2 people

  4. E’ la seconda volta che scrivo, spero perdonerai l’intenzione 😳
    Noi conviviamo da 23 anni e stiamo insieme da 25 (Erasmus Orgasmus si diceva all’epoca 😂), ma niente matrimonio, nonostante tre gemelli di sei anni 😁
    Comunque, dalle mie parti come torta va molto la millefoglie strachin della pasticceria che, si narra, abbia inventato il pandoro… Un solo piano… Peccato che poi, nel piatto, ti guardi attorno perplessa, incrociando guardi anche più spaesati del tuo, chiedendoti come si può mangiare con dignità una fetta di torta alta 15 cm🤣
    Voto per la “la sposa approssimativa” 🙂

    Piace a 1 persona

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.