Oggi parliamo di una donna cazzutissima passata alla storia per diverse ragioni, che poi esamineremo nel dettaglio: mi riferisco a Caterina la Grande, alias Caterina II di Russia alias la “sovrana illuminata/spudorata”, a seconda dei punti di vista.
Intanto, inquadriamo il periodo storico: siamo nell’aprile del 1729 quando a Stettino, in Pomerania….beh, certo, chi non conosce la Pomerania, che giusto per precisare è quella regione della Prussia…la Prussia, già, quell’altra regione che nominavo con nonchalance durante le interrogazioni al liceo ma se mi avessero mostrato una cartina chiedendomi di indicarla avrei puntato il dito tipo sull’Australia. Va beh, chiudiamo la parentesi geografica. Dicevamo di Caterina, che nasce a Vattelapesca in Polonia, ecco, la Pomerania e la Prussia lasciamole ai non-approssimativi. La sua è una famiglia nobile, che la alleva con tutti i crismi, dotandola di un’educazione e un’istruzione di buon livello.
A un certo punto, la svolta, o la classica botta di culo, chiamatela come preferite: la ragazza viene scelta dall’allora zarina regnante, Elisabetta, per diventare la moglie del nipote Pietro, futuro erede al trono. Il primo incontro tra i due avviene quando Caterina ha 10 anni, e non è esattamente amore a prima vista, un po’ per via dell’età, un po’ perché Pietro ha un aspetto, come dire, poco sano, oltre che poco attraente: magrolino, carnagione tendente al verde, la pelle devastata dal vaiolo. Non è che poi sopperisse con intelligenza e personalità…lo sappiamo anche in base a ciò che in seguito la donna appunta nelle sue memorie, dove risultano appellativi come “l’idiota”, “il buono a nulla” e dulcis in fundo “l’ubriaco di Holstein”. Non ho la più pallida idea di dove sia Holstein ma insomma, l’aggettivo “ubriaco” non ha bisogno di ulteriori puntualizzazioni.

Caterina porta pazienza: i matrimoni all’epoca venivano combinati, senza tener conto dell’oroscopo di Paolo Fox e delle compatibilità tra segni, e lei lo sapeva benissimo; peraltro non capitava mica tutti i giorni l’opportunità di sposare un quasi zar, e la vita in Pomerania poi, parliamone, c’era più fermento in una catacomba. Quindi si impegna con tutta sé stessa per compiacere Elisabetta e mostrarsi “degna” del nipote, studiando il russo notte e giorno e convertendosi alla religione ortodossa.
Una volta celebrate le nozze, nell’estate del 1745, Caterina e Pietro si guardano nelle palle degli occhi, si mandano affanculo reciprocamente e da lì in poi ognuno nel suo letto: si dice infatti che i due sposini ebbero il (dis)piacere di giacere insieme soltanto dopo parecchi anni e sotto effetto di potenti anestetizzanti, con buona pace di tutta la corte e della zarina in carica che, notando lo scarso ardore tra moglie e marito, a un certo punto regala alla “nuora” una copia del kamasutra dicendole che alla fine persino Donna Martin in Beverly Hills l’aveva concessa al povero David quindi cioè, che si muovesse a darla anche lei…e poco importava se il destinatario sarebbe stato Pietro o un altro: la cosa fondamentale infatti era produrre un erede in modo da perpetuare la dinastia.
Caterina si trova perfettamente d’accordo, e del resto avere amanti era una pratica assolutamente accettabile, soprattutto negli ambienti reali e in un mondo nel quale ti toccava spesso e volentieri sposare autentici casi umani. Certo è che uno dei motivi per i quali la nostra eroina è ricordata è il numero dei partners…eh sì, c’è qualcuno che si è preso la briga di contarli, e pare siano stati circa una ventina: per il periodo cui facciamo riferimento è un numero mezzo scandaloso, ma forse il vero “problema” è che Caterina, dopo aver capito l’andazzo, si concedeva le stesse libertà di cui d’altronde non si privava il marito, non facendone mistero e anzi, mostrando di avere altro che cinquanta sfumature.
Basta un poco di zucchero e la pillola va giù
Si comincia con Sergej Saltykov, funzionario e diplomatico col quale Caterina si sollazza fino al 1755, non senza prima aver partorito un bel maschietto, Paolo, che nonostante la dubbia paternità viene immediatamente riconosciuto come legittimo figlio della coppia Caterina-Pietro: la continuità della dinastia era salva.
Caterina non aveva tentennamenti quando si trattava di scaricare gli uomini, però lo faceva con un certo stile, assicurandosi che tutti gli ex ricevessero un “premio” di consolazione: Saltykov per esempio piglia un bonifico di 10000 rubli e la nomina di ambasciatore russo a Parigi. Cos’è che diceva Mary Poppins sullo zucchero e la pillola che va giù?
Esatto.
Liquidato (in tutti i sensi) Saltykov, Caterina intraprende una relazione con Stanislaw Poniatowski, diplomatico polacco, probabilmente il responsabile della sua seconda gravidanza: stavolta nasce una bambina, Anna, e avanti il prossimo, col solito modus “lascendi”: Poniatowski viene incoronato re della Polonia anche soprattutto grazie all’appoggio e alle conoscenze (e l’esercito) della sua ex: mica male come TFR.
Con l’amante successivo, Grigorij Orlov, l’amore si mischia alla politica. Orlov è un ufficiale della Guardia Imperiale, una specie di armadio vivente che affascina Caterina essenzialmente dal punto di vista fisico…per il resto la loro relazione, oltre al fatto di essere allietata dalla nascita un altro pargolo, serve alla donna a realizzare un colpaccio ai danni del marito. Il termine colpaccio è impreciso, meglio parlare invece di COLPACCIO DI STATO: difatti nel 1761 muore la zarina Elisabetta, con conseguente successione al trono di Pietro e consorte. Caterina non ha nessuna intenzione di regnare con un uomo che per il 90% del tempo è ubriaco fradicio, per il restante 10% beh, meglio che beva perché non è neppure simpatico. Così, con l’aiuto di Orlov e degli ufficiali suoi fratelli, ordina di arrestare l’orrendo marito e lo fa rinchiudere in un castello, nel quale Pietro morirà dopo pochi mesi di prigionia, forse per cause naturali o forse no, ma tant’è: lei ormai è diventata la zarina di tutte le Russie.
La stanza rossa
Orlov viene nominato comandante in capo dell’esercito e Caterina gli regala un palazzo, dopodiché procede col benservito e avanti un altro, o gli altri a seconda delle fonti, ufficiali e non. A questo proposito si racconta che la zarina avesse fatto allestire, all’interno della sua residenza, una “stanza dei piaceri”, arredata con oggetti erotico/artistici di grande pregio: tavoli retti da falli, orologi a pendolo (e che pendolo!), manufatti decorati con seni e altri particolari anatomici e via dicendo. Il pezzo forte era la sexy-sedia, per gli amanti dell’amplesso in posizione Toro Seduto, con ampi braccioli nei quali infilare comodamente le gambe allargate…braccioli chiaramente intarsiati con statuette apposite, prive di foglia di fico per intenderci.

Quello della corazzata Potëmkin
Nel 1772 Caterina si innamora di Grigorij Potëmkin (quello che dà il nome alla corazzata, già), un altro militare, col quale secondo alcune fonti avviene anche un matrimonio segretissimo, coronato dalla nascita di Elzaveta, l’ultima figlia. A quanto risulta dal carteggio tra i due, con Potëmkin fu vero amore: affettuosi nomignoli come “cuoricino mio”, “micio” e “pappagallino” sono più eloquenti di mille parole. Alla fine Caterina lascia anche “pappagallino” col consueto regalo d’addio: un servizio di ceramica di 800 pezzi, lo so, fa tanto pentole&Giorgio Mastrota ma era pregiatissimo e costosissimo…e poi bisognava diversificare i doni, non si potevano mica distribuire palazzi a tutti.
Gossip di bassa lega
Caterina muore nel 1796, a 67 anni, per un attacco cardiaco, anche se le malelingue e i soliti leoni da tastiera (la tastiera non esisteva ancora, ma i coglioni leoni non mancavano, e non sono mai mancati) diffusero poi la diceria che fosse spirata in seguito ad un rapporto sessuale con un cavallo.
Va beh, inserisco una gif perché non trovo le parole per commentare.
Per chi volesse saperne di più ci sono diversi documentari in rete e quella che immagino sia una splendida mini-serie in 4 puntate, andata in onda su Sky Atlantic nel novembre dell’anno scorso…non l’ho ancora vista ma spero di riuscirci perché la protagonista è Helen Mirren e c’è poco altro da aggiungere.
Vi lascio col trailer, se la conoscete scrivetemi nei commenti la vostra opinione!
Vabbé grande Caterina, ha saputo regnare con stile ed eleganza, rendendo felici amanti ed ex
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Sicuramente tutti questi ex si erano comportati bene, per quanto riguarda qualcuno dei miei non gli pagherei neanche un caffè😁
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La Storia con la S maiuscola raccontata con rigore scientifico, così come dovrebbe essere trattata in ogni ateneo che si rispetti. Grazie. ❤️
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Grazie Francesco! ❤️
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Concordo, anche gli ex hanno avuto molta classe a ritirarsi in silenzio a godersi il loro TFR 😀
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Ma la sedia è un oggetto notevolissimo!
Mi mancava giusto giusto una poltrona per arredare la nuova casa…
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Ahahaha una sedia multi funzionale direi
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